Trovo che usare il termine “Femminicidio”, ogni qualvolta una Belva dalle forme umane, un “malato”, uccida una donna in un aberrante impulso di violenza: sia fuorviante, oltre che a essere sessista. Ritengo che l’OMICIDIO, a parte rare eccezioni, sia da considerarsi una delle più Abominevoli atrocità che un individuo possa commettere, specie se provocato da impulsi emotivi, a prescindere che Questo sia compiuto: su uomini, vecchi, donne e bambini. Una volta, non molto tempo fa, Questo genere di reati prendevano il nome: di “delitti passionali” e la Legge il più delle volte, si dimostrava comprensiva e clemente con gli autori di questi assassinii, appellandosi ad un codice d’onore tutt’oggi presente e Vivo nella parte più estremista della cultura islamica. Sostengo che ogni Abuso, Violenza o influenza coercitiva da parte del più “Forte”, solitamente instabile in maniera patologica: vada presa sempre nella sua Complessità, facendocene carico tutti Quanti per poter far Fronte a questa “epidemia ” distorta ” dai tratti socialmente esistenziali e malati.
Parafrasando Uno che non mi ricordo: ” Se i buoni non impediscono a il Male di agre: Questo ha gioco facile.”