Molto spesso personifichiamo il concetto di Dio come l’assunto di un’entità puramente buona, attraverso le testimonianze aleatorie di gente che crede nell’”esserci” e di scritti, saggi, e poemi dettati da uomini illuminatamente ottusi, corrotti e faziosi: riferendo ad QUESTI una volontà propria nel pensiero e nel determinare gli eventi umani e delle cose. Ma in realtà Dio non è altro che un costrutto generato e nutrito dalle paure e dalle peculiarità che tutti gli uomini hanno in comune e che sulle quali in ogni tempo le istituzioni chedeterminano il potere e il controllo di moderazione sulle persone alimentano… ma in realtà Dio non è ne buono ne cattivo, Esso è una creatura esistente- non reale fatta di ogni bestialità e virtù “eccelsa” facente parte dei tre regni: animale, vegetale e minerale. Pregare Dio per un miracolo significa esorcizzare una volontà umana compresa di forza insità a più persone, al fine che si verifichi un evento significativo incomprensibile alla logica empirica e oggettiva. Come allo stesso modo bruciare vite o fare ciò che al diversificarsi di epoche abbiamo appurato essere cattivo, significa esprimere quella natura umanamente divina che per ipocrisia non vogliamo accettare come verità.