Fu da giovane che il giovane Pulzella, vide nei suoi occhi: il miagolare di gatta innamorata; ma lui era un cane. Un cane di uomo, un ragazzo scarlatto, scaltro quanto serve: che in fondo sognava di stare con una pompa in mano su quella strada polverosa che sembrava una lunga lingua di serpente. Ma di tutto il resto, tolto il dispiacere di qualche scorpione spiaccicato sulla strada, non gliene sarebbe importato uno sputo.